Indice del diario di viaggio
Diario di viaggio in Sri Lanka – Maldive (fai da te) dal 6 al 21 luglio 2013
Viaggio di 15 giorni in Srilanka e Maldive -fai da te- studiato nei minimi particolari e con volo prenotato tre mesi di partire. Siamo una coppia: Silvio, Anna.
Informazioni utili per Sri Lanka e Maldive
Volo: diretto Sri Lankan Airlines (Roma-Colombo) – (Colombo-Roma) (costo totale 2 persone circa 1200euro). Diretto Sri Lankan Airlines (Colombo-Mahè, Mahè–Colombo) (2 persone 600 euro).
Hotel: prenotati on line da casa su Booking.
Noleggio auto con driver personale prenotato in aeroporto con prezzo concordato insieme ad agenzia in relazione ai giorni ed alle tappe da noi proposte.
Assicurazione sanitaria: è indispensabile farla per poter usufruire, in caso di esigenza, di cliniche private che altrimenti sarebbero costose.
Visto: necessario, da fare on-line o in aeroporto. Noi l’abbiamo fatto senza perdere troppo tempo in aeroporto.
Vaccinazioni: non obbligatorie, noi non ne abbiamo fatte, e con le dovute attenzione di igiene, non abbiamo avuto problemi.
Cambio: abbiamo preferito cambiare in rupie singalesi in aereoporto (200 rupie=1 euro).
Operatore telefonico: scheda SIM DIALOG da comprare in areoporto, a basso costo, da far montare dal venditore con ottima ricezione.
Lingua: non è stato mai un problema, si parla generalmente un buon inglese e spesso italiano.
Clima: soleggiato, variabile con caldo umido
Il Diario di viaggio in Sri lanka e Maldive giorno per giorno
06 luglio 2013: La partenza per Colombo
volo con partenza da Roma e arrivo a Colombo il 07 luglio alle 6 di mattina
07 luglio 2013: trasferimento Aeroporto Internazionale Bandaranaike Colombo – Ranweli Holiday Village
Una volta atterrati, ritiriamo le valigie, cambiamo i soldi, prendiamo una SIM telefonica e contrattiamo con uno dei tanti agenti di viaggio presenti in aeroporto per un buon autista che potesse rispettare il nostro itinerario di viaggio con le tappe e gli hotel studiati da casa. E ci è stato proposto Lal, una persona discreta, estremamente gentile e premurosa, che ci ha fatto da guida oltre che da autista, con cui abbiamo instaurato un rapporto di fiducia e condiviso tanti momenti indimenticabili. Lal, inoltre, conosce l’inglese e diversi termini in italiano, ed essendo di religione buddista ci ha spiegato con cultura e passione il significato delle cose dei vari siti sacri visitati. Per chi volesse contattarlo ecco i suoi dati: H.G.Lal Gunasinhe, n°216/A, Kahantota Road, Arangala Malabe, Sri Lanka, Tel: 0777 291568.
Abbiamo pagato, in loco, per un tour del Sri Lanka con tappe e hotel da noi scelti, meno della metà dei costi di un tour proposto in Italia, che, inoltre, avrebbe avuto l’ulteriore svantaggio che tappe, hotel e durata sarebbero stati scelti dall’agenzia di viaggio e non da noi. Dall’aeroporto Lal ci conduce entro circa 40 min al nostro hotel a Colombo. Il Ranweli Holiday Village è un incantevole eco-villaggio ubicato su un isolotto ricco di palme e mangrovie, situato tra il mare e il decorso di un fiume, accessibile con una piccola traversata in zattera. E’ dotato di bungalow affacciati su una splendida spiaggia, di un ottimo ristorante sia al chiuso che all’aperto con cibi sia locali che internazionali, e di una bella piscina. Il luogo è meraviglioso anche se il mare non è dei migliori. Durante la giornata visitiamo qualche villaggio circostante e il mercato del pesce di Negombo distante 25 min. dall’hotel. Negli intermezzi delle visite, Lal si prodiga ad accontentarci su tutte le richieste, fermandosi più volte sulla strada per comprare deliziose piccole banane e fresche noci di cocco.
8 luglio 2013: Spostamento a Sigiriya con visite a Anuradhapura, Mihintale e Avukana
Dopo colazione, lasciamo Colombo per Anuradhapura (Colombo-Anuradhapura 200 km – 4 h), un’estesa area archeologica, testimonianza del regno omonimo dell’antica capitale dello Sri Lanka sorto attorno al 250 a.C.
Immersa nel verde, colonizzata da scimmie, suddivisa in quattro zone visitabili a piedi o in bicicletta:
1) la Cittadella, contenente rovine del palazzo reale e altre strutture risalenti a 1000 anni fa.
2) Jetavanarama con diversi stupa da visitare scalzi e con indumenti consoni, come il maestoso Jethawanaramaya Stupa, che con i suoi 70 metri di mattoni è lo stupa più alto del mondo, lo stupa Ruwanwelisseya, magnifico stupa bianco, alto 55 metri, ornato da un muro con 344 elefanti, lo stupa di Thuparamaya;
3) Mahavihara, il cuore spirituale di Anuradhapura, ove si può ammirare lo spettacolare Sri Maha Bodhi, il sacro albero dell’illuminazione, un maestoso fico piantato nel 288 a.C.;
4) il monastero di Abayagiri e le sue vasche.
Visitiamo infine il Isurumuniya Vihara, un tempio rupestre del III° secolo a.C, con splendide sculture esterne con all’interno l’ennesimo ma sempre bello e coloratissimo Buddha reclinat, scavato nella roccia, e accompagnato da altre statue minori.
La durata della visita di Anuradhapura è di una giornata o almeno mezza giornata (come abbiamo fatto noi).
Nel pomeriggio riprendiamo l’auto per visitare Mihintale (Anuradhapura- Mihintale 20 km – 30 min.). Mihintale è un piccolo villaggio immerso nella natura con una collina sacra dove sorge un bellissimo sito archeologico abitato da scimmie e scoiattoli giganti e orlato da palme e alberi di frangipane. Alle falde della collina si ritrovano le rovine monasteriali e dell’antico ospedale con una piscina dove venivano immersi i pazienti.
Per raggiungere i piani alti della collina è necessario percorrere un caratteristico sentiero in salita con 1840 scalini di pietra. Al primo livello si attraversa il Kantaka Cetiya, uno dei stupa più antichi dell’isola. Al secondo livello sorgono i resti del complesso reale monasteriale: il refertorio dei monaci, la casa delle reliquie e la sala delle assemblee. Al terzo livello di ascesa si raggiunge l’Ambasthale Dagoba, uno stupa bianco candido circondato da colonne di pietra alle cui spalle si erge un maestoso Buddha in posizione seduta, anch’esso raggiungibile. L’ultima parte della visita consiste nella scalata della “roccia della meditazione” (Aradhana Gala) un’altura di roccia granitica da cui si apre uno stupendo panorama sulla vegetazione lussureggiante della pianura circostante e dove risplende, in tutta la sua bellezza, il Mahaseya Dagoba, il bianchissimo e più grande stupa di Mihintale.
La durata consigliabile di visita di Mihintale è di almeno tre ore.
L’ultima tappa della giornata è la visita al Buddha di Avukana (Mihintale- Buddha di Avukana 52 km – 1 h 10 min.).
Il Buddha di Aukana è una statua di ben 12 metri risalente al V° secolo d.C. scolpita da un unico pezzo di roccia di granito e sorretta da un piedistallo raffigurante un fiore di loto. La posizione del Buddha, come ci spiega Lal, è la posizione della meditazione (Asisa Mudra), con la mano destra parallela al corpo con le dita verso l’alto e il palmo della mano verso il viso del Buddha, mentre la mano sinistra tocca la veste sulla spalla.
La durata consigliabile della visita è meno di un’ora.
In serata raggiungiamo il nostro hotel: il Sigiriya Village (Avukana- Sigiriya 50 km 1 h 10 min.).
09 luglio 2013: Spostamento verso Habarabam con visite a Polannaruwa e Parco Nazionale di Minnerya
Dopo colazione procediamo verso Polannaruwa (Sigiriya Village-Polannaruwa 56 km – 1,15 min.), regno medioevale dall’ XI al XIII secolo ove cingalesi e tamil in armonia costruirono un complesso di templi sia Buddisti che Indù.
Nella fase iniziale della visita ammiriamo le rovine del Palazzo Reale, i resti del Palazzo delle Udienze del Re e la Piscina. Continuando il percorso sulla strada principale si arriva al Quadrilatero Sacro al cui centro si trova il bellissimo Vatadage, una struttura circolare rialzata, interamente in pietra, costruita come reliquario, da ammirare per i suoi fini rilievi, le statue di Buddha (in posizione seduta situate agli ingressi ed al centro della struttura) e la meravigliosa pietra di luna alla base della scalinata principale. Proseguendo si incontrano dei maestosi stupa quale il Pabalu Vehera, il Rankot Vehera e il bianco Kiri Vehera. Alla fine di questo complesso di rovine si trova la parte più importante e nota dell’intero sito archeologico: il Gal Vihara che consiste in un tempio al cui interno ci sono 4 maestose statue di Buddha, perfettamente conservate, ricavate da un’unica lastra di granito, considerate il più bell’esempio di antiche strutture singalesi.
Il sito di Polonnaruwa, visitabile a piedi, con bici o con tuk-tuk, aperto dalle 8.00 alle 17.00, con un costo di 3500 rupie ( circa 24 euro), richiede almeno 4 ore per la visita.
Pranziamo in villaggio tradizionale con case di fango nei pressi di una risaia.
Nel pomeriggio procediamo verso il Parco Nazionale di Minnerya (Polannaruwa-Parco Nazionale di Minnerya 37 km , 46 min.), aperto dalle 8.00 alle 18,30, visitabile con un safari di circa 3 ore, con costo di circa 4200 rupie a testa oltre al noleggio Jeep. Si tratta di un bel parco con magnifici paesaggi, che consente di ammirare gruppi di elefanti, ma anche bufali, pavoni e uccelli vari immersi in una natura paludosa e piena di laghi.
Dopo il safari ci dirigiamo al nostro Hotel ad Habarana (Minnerya-Habarana 9 km, 12 min.) dove resteremo due notti. Il Chaaya Holiday Habarana è un ottimo hotel immerso nel verde, con strutture in legno, di cui hanno impressionato, oltre alle camere, al ristorante e alla piscina, gli splendidi giardini con alberi centenari abitati da scimmie e affioranti dai placidi laghetti naturali, ove si respira un’atmosfera sognante e molto romantica.
10 luglio 2013: Escursione a Sigiriya
Ci dirigiamo a Sigiriya (Habarana- Sigiriya 17 km – 23 min.) per la visita del sito archeologico più famoso del Sri Lanka e di uno dei più belli al Mondo.
La roccia su cui sorge Sigiriya è un’enorme monolite di origine vulcanica situato su un luogo sopraelevato rispetto alle pianure circostanti, visibile per chilometri, con forma ellittica e sommità piatta. Su tale sommità sorgono i resti di un palazzo-fortezza del V° secolo, residenza del re Kasyapa. Alla base del palazzo tra bellissimi giardini, mura e fossati, inizia una lunga scalinata di oltre 1200 scalini, scolpita nella roccia, che, attraversando mura con antichi affreschi e rovine della cosiddetta Porta dei leoni, conduce fino alla sommità, dove a 370 metri di quota, si possono ammirare resti dell’antico palazzo reale, cisterne tagliate nella roccia ancora riempite d’acqua e soprattutto uno spettacolare panorama a 360° sulla rigogliosa natura circostante.
Il sito, aperto dalle 6.30 alle 18.00 con un costo di circa 4260 a persona (circa 20 euro), richiede una durata di visita almeno 4 ore.
Dopo pranzo, nel pomeriggio, come organizzato da casa, procediamo con la visita della roccia e del tempio di Pidurangala situata di fronte e a poca distanza da Sigiriya.
Il biglietto ha un costo poco superiore a 5 euro e spesso all’ingresso può essere reclutata una guida di aiuto. Dall’accesso del sito si diparte un percorso a salire molto accidentato ma fattibile, che dopo aver attraversato il tempio con un Buddha sdraiato ben conservato, raggiunge la sommità caratterizzata da un esteso piano di dura roccia magmatica. Dalla sommità, senza folla, è possibile contemplare i paesaggi armoniosi e ancora incontaminati del luogo, la roccia di Sigiriya, la foresta, i laghi naturali circostanti.
Prima di tornare in Hotel al Chaaya Holiday di Habarana ci concediamo un rilassante ed imprevisto massaggio ayurvedico in buon centro consigliatoci ad Habarana da Lal.
Passiamo il resto della giornata nei magnifici giardini del Chaaya tra passeggiate, magnifiche foto e cena.
11 luglio 2013: Spostamento a Kandy
Dopo colazione, riprendiamo l’auto per raggiungere il Tempio d’oro di Dambulla (Sigiriya- Dambulla 17 km – 26 min.), aperto dalle 6.00 alle 19.15 con un costo di circa 1500 rupie a persona.
Il tempio d’oro di Dambulla o Tempio delle grotte è un millenario tempio di roccia, dall’atmosfera mistica e surreale, le cui principali attrazioni, sparse in 5 diverse grotte, comprendono antiche statue (153 statue di Buddha, 3 di re dello Sri Lanka e 4 di altre divinità) ed affreschi raffiguranti il Buddha e la sua vita. Le grotte sono scavate nella roccia di una collina accessibile attraverso una scalinata di pietra, attorniata da scimmie, alberi di frangipane, venditori di oggetti artigianali e pietre semi-preziose, talora da monaci. Tra le grotte particolarmente suggestive sono le grotte del divino re contenente un antica statua di Buddha reclinato di 14 metri e la grotta dei grandi re, contenente 16 statue di Buddha in posizione eretta e 40 in posizione seduta. Da ammirare è anche il tempio del Buddha dorato situato all’entrata.
Dopo la visita di Dambulla procediamo in direzione Matale (Dambulla-Matale 49 km – 1 h 10 min.).
Lungo la strada ci fermiamo a visitare il Tempio Nalanda Gedige, un antico edificio indù in pietra nascosto nella foresta, risalente al 7°-10° secolo, che ricorda, in piccolo, i templi Khmer cambogiani. Successivamente ci fermiamo al vicino Ranweli Spice Garden (13 km – 21 min.), un giardino delle spezie, turistico, aperto dalle 8.00 alle 17.00, che offre la possibilità di conoscere spezie e prodotti naturali made in Sri Lanka con le loro indicazioni. La struttura offre anche una sala per massaggi e un negozio per la vendita dei prodotti (con costi tuttavia più alti della norma). Dopo la visita procediamo per il Giardino Botanico di Peradeniya (Matale – Giardino Botanico di Peradeniya 30km -1h) aperto dalle 8.00 alle 19.00 al costo di circa 2000 rupie a persona (circa 1° euro). Passeggiamo con calma per circa 2-3 ore tra viali alberati, giardini all’inglese e ponte sospeso su fiume, ammirando alberi secolari (particolarmente interessanti sono i ficus, i bambù e le palme), serre di orchidee, cactus, pipistrelli sia volanti che appollaiati a migliaia sui rami degli alberi, diverse specie di uccelli, scoiattoli e scimmie. Ultima visita della giornata è alla vicina fabbrica di legno e di batik dove facciamo alcuni acquisti.
Raggiungiamo Kandy in serata (Peradeniya-Kandy 5 km 10 min.).
Notte al Thilanka Hotel affacciato sul lago artificiale di Bogambara dove passiamo la serata per la cena.
12 luglio 2013: Escursione a Kandy – Tempio del sacro Dente – e trasferimento a Nuwara Eliya
Riserviamo la mattinata alla visita dello Sri Dalada Maligawa o Tempio del Sacro Dente di Kandy (orario apertura 5.30-20.00, costo 1000 rupie a persona (5euro), orario cerimonia rituale “Puja” con visione dello scrigno col dente di Buddha 05-30-06.45, 9.30-11.00, 18.30-20.00), un maestoso sito religioso buddista che ospita il sacrario con la reliquia del dente di Buddha. Il sacrario è una struttura di legno, finemente dipinta e con tetto dorato, che presenta un piano superiore dove si trova la Shrine Room contente lo scrigno d’oro con la reliquia del dente. Dopo le preghiere cerimoniali o Puja, recitate tre volte al giorno, viene permesso di accedere alla stanza e di visionare lo scrigno. Nel corso della visita apprezziamo interessanti padiglioni adibiti a museo e diversi templi come il Natha Devale, il Pattini Devale, il Vishnu Devale e il Kataragama Devale.
Il tempio più affascinante è il Natha Devale, circondato da mura e con un cortile che ospita alcuni stupa e alberi sacri della Bodhi, spesso circondati da altari ricolmi di offerte e fiori di loto e da fedeli in preghiera. Nella strada che separa i templi si incontrano docili elefanti, lavati e puliti dai cingalesi per le processioni. E’ consigliabile, dopo la visita dei templi, una rilassante passeggiata lungo il lago di Kandy e un po’ di shopping nelle strade secondarie della cittadina dove vi sono negozi di stoffe, batik e souvenir artigianali.
Dopo circa 3/4 ore di visita lasciamo Kandy in direzione Nuwara Eliya.
Il paesaggio lungo il tragitto per Nuwara Eliya è uno dei più suggestivi dello Sri Lanka per la presenza di splendide piantagioni di tè, di cascate, montagne e verdi vallate. Pranziamo al Tea Bush Ramboda, un hotel-ristorante lungo la strada con una splendida vista panoramica della vallata e delle cascate Ramboda, e contenente anche una fabbrica di tè con negozio. Dopo aver mangiato, ci fermiamo per una breve passeggiata lungo il percorso di una delle piantagioni più scenografiche incontrate ove scattiamo foto bellissime, incontrando nel contempo diverse raccoglitrici indiane di tè oltre alle immancabile scimmiette. Man mano che ci si avvicina a Nuwara Eliya, situata ad oltre 1800 metri, il clima diviene improvvisamente freddo, grigio, nebbioso, con una fine e costante pioggerellina all’inglese. La cittadina, non a caso, è anche chiamata la Piccola Inghilterra, perché indistinguibile da una town inglese sia nello stile architettonico coloniale, sia nel clima, sia nelle usanze.
Visitiamo la zona centrale di Nuwara Eliya con interessanti negozi; tuttavia la visita della cittadina non suscita lo stesso stupore degli scorci incontrati lungo il viaggio per raggiungerla. Dopo la visita raggiungiamo, il Jetwing St. Andrew’s, un residence in stile Tudor, incredibilmente bello, immerso nel verde, circondato da eleganti giardini, dotato di sistemazioni con mobili e set per tè in legno pregiato, di una sala ristorante e di un bar in stile coloniale, di caminetti a legna, di un tavolo da biliardo inglese, di una cucina a vista con piatti raffinati e vini, il tutto a ricreare, con successo, l’atmosfera di una lussuosa residenza inglese dell’ottocento.
Mangiamo molto bene al ristorante e restiamo nel bar fino al sopraggiungere del sonno.
13 luglio 2013: Spostamento verso il parco nazionale di Yala
Dopo abbondante colazione, riprendiamo il nostro tour in direzione Parco Nazionale di Yala (Nuwara Eliya-Parco Nazionale di Yala 186 km – 5 h).
Lungo il tragitto ci fermiamo al Tempio Seetha Amman, un antico tempio Indù colonizzato da scimmie, e alla cascata di Diyaluma, una cascata molto bella il cui corso prima del salto, forma piscine balneabili naturali, raggiungibili, se si ha tempo a disposizione, con un percorso in salita. Scendendo di quota il tempo diviene nuovamente caldo umido e soleggiato e la regione che comprende il parco di Yala è climaticamente semi-arida.
Appena arrivati al Parco Nazionale di Yala ci sistemiamo nel nostro chalet, interamente in legno, allo splendido Cinnamon Wild Yala. Questa struttura, immersa nel verde, situata tra spiaggia con mare, foresta e laguna, presenta ristorante, bar, piscina e caratteristici chalet tutti rivestiti di legno e rialzati per impedire eventuali attacchi di elefanti.
Dopo esserci sistemati, ci dirigiamo al sito di partenza delle jeep per il safari di primo pomeriggio della durata di circa 3/4ore. Lal ci prenota una jeep solo per noi con due guide al costo di 5000 rupie (25 euro) più ingresso 6500-7000 rupie (circa 35 euro a testa).
I paesaggi del parco sono suggestivi con un’ampia varietà di ecosistemi: si passa da aree desertiche con terra rossa a foreste, da boscaglie secche a stagni e paludi, da aree rocciose a spiagge di sabbia fino al mare. Durante il safari riusciamo ad avvistare diversi animali tra cui elefanti, bufali, coccodrilli, scimmie, cinghiali, due leopardi, vari volatili, cervi, lucertole, tartarughe, un serpente. Molto particolare è stata la sosta a una delle spiagge teatro della tragica morte di alcune delle 250 vittime della zona risalenti allo spaventoso tsunami del 2004 di cui rimane un memorial.
Tornati al Cinnamon ci rilassiamo in piscina. Di sera, non rispettiamo la regola di farsi accompagnare nel tragitto buio dallo chalet al ristorante (per la possibile presenza di animali che potrebbero attaccare come gli elefanti) e muniti di torcia raggiungiamo in pochi minuti la zona più illuminata del Cinnamon con il ristorante all’aperto dove ci aspetta un’ottima cena. La serata è memorabile e quei tanti occhi luccicanti al buio (dei coccodrilli) affioranti sul pelo dell’acqua della laguna resteranno indimenticabili.
14 luglio 2013: Parco Nazionale di Yala e visita Parco Nazionale di Bundala di Tissamaharama
Notte al Cinnamon Wild Yala. Sveglia all’alba per esplorare a piedi la spiaggia del Yala, la laguna e le zone antistanti la boscaglia. La spiaggia è completamente deserta, piena di orme di diversi animali, con massi giganteschi ove si infrangono alte onde. La laguna è placida, solo apparentemente disabitata. Le zone antistanti la boscaglia appaiono innaturalmente silenziose. Non vediamo nessun animale ma la sensazione di esplorare una zona selvaggia senza guida, e quindi di fare una cosa sconsigliata, trasmette una pura scarica adrenalinica. Pranziamo in hotel.
Nel pomeriggio visitiamo il vicino Parco Nazionale di Bundala.
Il Parco Nazionale di Bundala è un’area naturale protetta che comprende un ecosistema molto variegato composto da aree di terra rossa, lagune, paludi, laghi, macchie di vegetazione, e una fauna ricca di uccelli (famoso per il birdwatching), scimmie, coccodrilli, elefanti, tartarughe, varani. Rispetto allo Yala è molto meno affollato ed egualmente interessante. E aperto dalle 6.00 alle 18.00 con un costo di circa 7000 rupie a testa compreso di jeep. L’escursione sulla jeep dura circa 3 ore. Cena in hotel.
15 luglio 2013: La tappa più lunga: trasferimento da Yala a Colombo
Il trasferimento dal Parco Nazionale di Yala verso Colombo (320 km – 6 h 30min.) è la tratta più lunga del viaggio, con soste previste alle località balneari di Mirissa, Unawatuna e Hukkaduwa, e al fiume Madu (Balapitiya).
Mirissa presenta una tra le più belle spiagge dell’isola, con mare limpido anche se quasi sempre agitato, e con una vegetazione rigogliosa di palme. Costeggiamo la spiaggia fino ad un isolotto sui cui si può salire con la bassa marea e da cui si può godere di un bellissimo panorama sul mare. Da lì notiamo, in lontanza, la presenza di alcuni uomini con turbante che pescavano in equilibrio su un palo conficcato nella sabbia a poca distanza dalla riva, tecnica di pesca tipica singalese, attualmente relegata, nella maggior parte dei casi, a scopi turistici e folkloristici.
Le tappe successive sono Unawatuna e Hukkaduwa, località balneari con un mare discreto per un tuffo e belle spiagge su cui si trovano interessantissimi ristoranti di pesce. Ci fermiamo per mangiare in un ottimo ristorante di pesce a Unawatuna consigliatoci da Lal che, per una volta, accetta il nostro invito a mangiare insieme. L’ultima tappa è l’escursione al Madu River (Balapitiya), una bella escursione in barca ad esplorare i canali del fiume Madu tra mangrovie e una natura lussureggiante, con la possibilità di vedere cormorani, varani e piccoli templi buddisti. La nostra escursione è stata resa più affascinante dalla pioggia.
Raggiungiamo di sera Colombo con notte al già citato Ranweli Holiday Village.
16 luglio 2013: In volo verso le Maldive
Trasferimento all’aereoporto di Colombo per il volo Sri Lankan Airlines Colombo-Malè, capitale delle Maldive. La durata del volo è di circa 2 ore e il panorama nelle fasi dell’atterraggio è realmente da sogno.
Appena arrivati ci trasferiamo al porto dove ci attende un motoscafo del Biyadhoo Island Resort che in 40 minuti ci conduce all’isola omonima.
Biyadhoo è una piccola isola a sud di Malè, con una rigogliosa vegetazione tropicale, candide spiagge, un mare cristallino e una splendida barriera corallina facilmente accessibile dalla spiaggia. Il resort, immerso in una lussureggiante vegetazione tropicale, è dotato di semplici alloggi sulla spiaggia, di un ottimo ristorante, di un centro immersioni, di un negozio, di un centro benessere e di uno staff molto gentile. Di sera dopo cena c’è un pò di musica per ballare ma si può anche stare in silenzio ad ammirare l’estrema bellezza dello scenario notturno sulla spiaggia.
17 luglio 2013: Spiagge e snorkeling a Bivadhoo
Relax, spiaggie, mare, snorkeling, reef. L’isola si gira in circa 30 minuti e ogni angolo della barriera presenta maggiori possibilità di vedere una specie animale rispetto ad un’altra.
Si avvistano facilmente diversi animali: squali (grigio, nutrice, leopardo, a pinna bianca e nera che raggiungono sovente la riva), mante, tartarughe, barracuda, trigoni, murene e pesci di barriera (pesci chirurgo, pesci pappagallo, pesci pagliaccio, pesci leone, pesci farfalla, pesci angelo, pesci balestra, pesci pietra, ecc..). Se si fa snorkeling dopo pochi minuti di osservazione, stando semplicemente fermi nell’acqua, si può avvistare uno squalo nelle vicinanze, davanti al quale, esperti subacquei ci hanno consigliato di essere indifferenti. Altra regola fondamentale è quella di non tentare di toccare i pesci o i coralli, alcuni dei quali possono essere velenosi o taglienti. Al largo si possono avvistare facilmente delfini, e in alcune aree delle Maldive, con più professionali immersioni, squali balena e squali martello. Di mattina risuonano i richiami di centinaia di variopinti uccelli tropicali, di sera si notano tanti pipistrelli giganti
18 luglio 2013: Escursione su Sand Bank
Sand Bank è una landa di spiaggia emersa, priva di vegetazione, completamente deserta o meglio abitata da gabbiani e altri tipi di volatili, circondata da un mare favoloso con tutte le tonalità del blu, distante circa 10 minuti dal Resort. Il catamarano lascia solo noi due sulla lingua di sabbia per un tempo prestabilito (scegliamo un paio d’ore), durante il quale assaporiamo la sensazione meravigliosa ma nello stesso tempo ansiogena di essere completamente soli su un pezzetto di sabbia in mezzo all’oceano. Vediamo il catamarano allontanarsi e raggiungere la base sperando che dopo due ore il maldiviano avrebbe ricordato di tornare. Al di là dei pensieri paranoici che a volte ci assalgono, stare da soli su quel pezzo emerso di sabbia è stato fantastico. Dedichiamo il resto della giornata allo snorkeling e all’esplorazione dell’isoletta.
19 luglio 2013: Escursione a Villingillivaru
La piccola isola di Villingillivaru è situata a sud-est dell’atollo di Ari.
Questa piccola isoletta, coperta anch’essa da una lussureggiante vegetazione tropicale, presenta una lingua di sabbia che si apre su una magnifica laguna color turchese. Dopo bagno e snorkeling, ci rilassiamo al Ranveli, il suggestivo resort dell’isola.
19 luglio 2013: Escursione all’isola e villaggio di Maafushi
Maafushi è un villaggio musulmano di pescatori dove è possibile venire a contatto con la vita reale e quotidiana dei maldiviani. Sull’isola ci sono scuole, vecchie moschee, locali, interessanti negozi di artigianato, e tanti bambini che giocano per strada e che rendono ancor più piacevoli le passeggiate sulle candide strade di spiaggia bianca battuta. Dedichiamo allo snorkeling e all’immersione il resto della giornata.
20 luglio 2013: Volo Mahè – Colombo e rientro in Italia
Dopo una mattinata di tuffi, ci trasferiamo all’aeroporto di Malè per il volo di ritorno a Colombo e cominciamo a pensare qualcosa di negativo del viaggio per rendere meno drammatica la partenza, senza riuscirvi. Atterrati a Colombo con taxi torniamo al Ranweli dove passiamo l’ultima serata prima del volo transoceanico del giorno dopo.
!– GetYourGuide Analytics –>
Salve, leggevo questo diario di viaggio ed ho concluso che il Sri Lanka è un Paese assolutamente da visitare, per la diversità delle bellezze che si possono incontrare, riserve naturali, templi, foreste, cascate, piantagioni di te, spiagge e mare, buon cibo, stupende strutture ricettive, gente cordiale, profonda spiritualità, affascinanti città.