Indice del diario di viaggio
Diario di viaggio in Portogallo: cosa fare in 15 giorni – PARTE I –
Guarda sulla mappa, qui sotto, l‘itinerario che abbiamo seguito noi, Silvio, Anna con la nostra bambina.
I giorno: Arrivo in aereo a Lisbona
Partenza nel pomeriggio da Napoli con volo diretto Rynair e arrivo in serata, dopo 3 ore circa, a Lisbona (-1h). Una volta arrivati, dopo il ritiro delle valigie, seguendo le indicazioni e procedendo al piano terra del terminal 1 dell’aeroporto, sulla destra, raggiungiamo l’area noleggio auto. Sbrighiamo abbastanza velocemente le formalità per il ritiro dell’auto noleggiata on-line alla Goldcar, accettando, in più, il costo del loro telepass per le autostrade. Cena e riposo notturno all’hotel Nacional situato a pochi km dall’areoporto.
II giorno: Spostamento in auto ad Albufeira
Dopo colazione partenza verso la regione dell’Algarve, a sud del Portogallo, alla volta di Albufeira, distante 256km e 2h30 d’auto da Lisbona. E’ già ora di pranzo e decidiamo di raggiungere il centro storico della cittadina. Parcheggiamo in Rua Alves Correia, molto vicino alla zona centrale che raggiungiamo in pochi minuti a piedi. Fin dai primi passi ci accorgiamo, come peraltro già letto, della vocazione altamente turistica di Albufeira, che è strabordante di ristoranti, bar, negozi e locali, ma anche, allo stesso tempo, di tanti angoli caratteristici e di un aspetto nel complesso molto gradevole. Ad Albufeira le vie del centro sono acciottolate o pavimentate, le case bianche per lo più basse, gli alberi ben tenuti, le piazze pulitissime, la spiaggia ampia e dorata, il mare azzurro, le opportunità di divertimento infinite. Ci fermiamo a mangiare al ristorante Prazeres dove prendiamo confidenza col buonissimo cibo portoghese a base di baccalà, calamari e sangria. Dopo pranzo passiamo per il Largo Eng Duarte Pacheco che delimita una splendida piazza circondata da mille locali e dominata da alberi e da un ficus secolare. Da qui ci si può perdere lungo diverse vie del centro storico, tutte costellate di negozi e ristoranti, fino alla vicina Praia dos Pescadores, ampia e pulita spiaggia dorata ove ammiramo le fotogeniche rocce scoscese gialle che contornano parte del paesaggio. Ci soffermiamo sulle panchine dello spazio pubblico al coperto del Largo Cais Herculano, situato tra la spiaggia suddetta e ristoranti all’aperto. Lasciato il centro di Albufeira, verso est, raggiungiamo dopo pochi minuti (3km) il nostro hotel (Aurama-Beach-Resort) ove soggiorneremo per 4 notti. Avevamo prenotato solo una notte ma ne abbiamo aggiunto altre tre per una serie di ragioni: posizione ottimale dell’hotel per raggiungere tutte le attrazioni dell’Algarve, possibilità di usufruire del ristorante dell’hotel con cibo a buffet ottimo e molto variegato (anche per la bambina), posizione spettacolare dell’hotel con piscina a picco sul mare, vicinanza al tratto iniziale e più bello dell’enorme spiaggia di Albufeira, accesso ai sentieri lungo le belle scogliere verso Praia dos Aveiros. Se a questo aggiungiamo buon wi-fi, buona colazione, camere pulite, enorme piscina per i piccoli, gentilezza dello staff e prezzo giornaliero proposto molto inferiore a quello di Booking, la nostra scelta non poteva essere migliore. Dopo il check-in dedichiamo il resto della giornata all’esplorazione della spiaggia, ricca di magnifiche conchiglie, e al relax in piscina. Trovo anche il tempo necessario, questa volta da solo, per il sentiero non protetto lungo la spettacolare scogliera ad est della spiaggia verso Praya dos Aveiros e Praya de Oura. Ottima cena in hotel. Puntata notturna sulla spiaggia.
III Giorno: in visita a Ferragudo e Silves
Dopo colazione, ritorniamo in auto per raggiungere verso ovest prima Ferragudo (40 km, 45 min), poi Silves (18 km, 24 min da Ferragudo).
Ferragudo è un piccolo borgo di pescatori che sorge sull’estuario del fiume Arade, vicino Portimao. Il borgo mostra aspetti ancora autentici con scorci fotografici molto interessanti (Chiesa Nossa Senhora da Conceicao, Castelo de Sao Joao de Arade, Praya da Angrinha, Grande, do Molhe, do Pintadinho). Dopo una breve visita raggiungiamo la vicina Silves.
Silves è un borgo dell’entroterra abitato fin dalla preistoria, ove appaiono ben conservate strutture storiche della dominazione araba (VIII-XIII secolo), romana e dell’ antica capitale dell’Algarve. Parcheggiamo in prossimità del Ponte Romano e risaliamo a piedi fino al Castello di Silves (a piedi circa 1km in salita). Lungo il tragitto visitiamo: 1) il Ponte Romano, un antico ponte a cinque archi che sovrasta le placide acque del fiume Arade, dove sostano cicogne ed altri volatili; 2) la Praca do Municipio e il Municipio, 3) la Portas de Cidade, una delle antiche porte d’ingresso alla fortezza; 4) la Sè Catedral, splendida cattedrale in stile gotico costruita nel 1268 da re Alfonso III; 5) la piccola Igreja da Misericordia, chiesetta del XVI secolo; 6) il Castelo di Silves, esempio di architettura militare araba, in mattoni rossi, con possibilità di visitare la cisterna e di passeggiare lungo le mura difensive merlate con buoni panorami. Pranziamo nello scenografico ristorante marocchino “Fernanda”. Dopo pranzo, ci dirigiamo alle famose spiagge situate tra Portimao e Albufeira, note come Praia da Marinha, Praia do Carvalho e Praia Nossa Senhora da Rocha, situate a 15km da Silves. I paesaggi dall’alto sono fenomenali e la luce alimenta i contrasti di colore tra il blu dell’oceano, il dorato della sabbia ed il giallo delle falesie. Cena in hotel e gioia soffocata per la vittoria dell’Italia agli Europei di calcio contro l’Inghilterra, dato la presenza quasi totale di inglesi tra i turisti dell’hotel (l’Algarve è infatti una risaputa colonia turistica britannica).
IV giorno: Le spiagge ed i panorami di Lagos
Dopo ottima colazione a buffet in hotel, partenza per il Krazy World distante meno di 20 km da Albufeira sulla via di Algoz. Si tratta di un’area immersa nella natura, con ingresso a pagamento, che contiene un piccolo zoo con animali interessanti come lemuri, diversi pappagalli e rettili, una fattoria dedicata con lama e caprette, una piscina con scivolo, un chiosco con bar e panini, alcune giochi per piccoli come minigolf e arrampicata. La cosa più interessante, specie per i piccoli, è la possibilità di poter interagire con gli animali, offrendo loro da mangiare in precise fasce orarie.
Dopo la visita si procede verso ovest, per Lagos, distante circa 54 km (40 minuti). Lagos è una cittadina portuale di epoca coloniale con un centro storico delizioso, ricco di monumenti e palazzi storici del XVIII e XIX secolo con vie pedonali lastricate e decorate, fiancheggiate da negozietti e ristoranti. Parcheggiamo al Parking Centro del Lagos, a pochi passi da Rue Infante de Sagres ove inizia il percorso pedonale del centro storico. Raggiungiamo la splendida piazza Praca Luis de Camoes e poi Praca di Gil Eanes, ove pranziamo al consigliatissimo ristorante “O Pescador”, con specialità tipiche di mare. La strada (Rua dos Ferreiros) in salita oltre il ristorante, conduce ad una splendida chiesa di epoca coloniale, l’Igreja de S. Sebastiao, purtroppo chiusa al momento della visita. Dopo pranzo, proseguiamo sulla turistica Rua 25 de Abril fino all’antica chiesa, Igreja de Santo Antonio, risalente al 1715. La Chiesa, semplice all’esterno, nasconde meravigliose decorazioni e dipinti al suo interno. Pochi passi e siamo nella piazza Praca do Infante D. Henrique dominata dalla chiesa Igreja de Santa Maria. Più avanti accediamo al giardino da Constituicao, ove si possono osservare le antiche mura di cinta della città con il Castello dos Governadores e il Castello de Lagos. Seguendo il lungomare raggiungiamo il Forte da Ponte da Bandeira e poi le spiagge Praia da Batata e Praia dos Estudantes. Tali spiagge sono piccole ma spettacolari, circondate da alte scogliere dorate e lambite da calme acque verdi smeraldo. Dalla prima si accede alla seconda tramite un tunnel roccioso. La Praia dos Estudantes consente di ammirare dal mare un caratteristico ponte, di epoca romana, che collega gli isolotti rocciosi. L’intero tragitto descritto, andata/ritorno, è lungo circa 4 km e può essere percorso, con le dovute fermate e deviazioni, con tutta calma in mezza giornata. Torniamo ad Albufeira dopo circa 1 h d’auto (60 km). Ottima cena in hotel.
V giorno: tour a Sagres con le sue spiagge e paesaggi
Dopo colazione in hotel, riprendiamo l’auto in direzione Sagres, punta sud-ovest del Portogallo, distante 88 km (1h e 10minuti) da Albufeira. Raggiunta Sagres, ci dirigiamo all’estremità sud-occidentale dell’Europa, Cabo Sao Vicente, un promontorio sferzato dal vento, caratterizzato da impressionati scogliere a strapiombo sul mare ove si infrangono le violente onde dell’oceano Atlantico. All’estremità del capo, sorge un affascinante faro, alto 24 metri, funzionante dal 1846 costruito su un ex convento francescano e meritevole di una breve visita. Dopo circa 1 km dal faro, visitiamo la Fortaleza do Beliche, risalente al XV secolo, una fortezza situata in un’estesa area naturalistica, ove poter passeggiare e contemplare splendidi panorami. Al suo interno è possibile inoltre vedere la torre cisterna, le mura frangivento, i cannoni, la chiesa Nossa Senhora da Graca, la Rosa dei venti (43metri), la Voz do Mar (macchina del suono), il faro. Ma l’escursione più bella è quella non segnalata. Procedendo dalla fortezza verso il nucleo abitativo di Sagres, sulla destra, guardando il mare, vi è una rientranza per parcheggiare l’auto, a ridosso di un’area di terra rossastra. Da qui si diparte un sentiero di terra rossa che si insinua tra gli arbusti e la bassa vegetazione della riserva raggiungendo speroni rocciosi a picco sul mare da dove si aprono panorami di estrema bellezza. Particolarmente suggestivi sono i panorami che guardano verso la spiaggia Praia do Beliche. Da segnalare in zona, sono anche i caratteristici negozi di ceramica che si trovano sulla strada N268 di Sagres ove poter comprare prodotti originali di artigianato locale a prezzi onesti. Ci fermiamo al buon Ristorante “Mar a Vista”, nel paesino di Sagres, ove mangiamo ottime portate a base di baccalà. Dopo pranzo, da Sagres ritorniamo a Lagos (33km, 35minuti) per visitare Ponta da Piedade e le spiagge Praia do Camilo e Praia de Dona Ana. Ponta da Piedade è un percorso naturalistico gratuito, con passerella di legno e protezioni, che, a partire da un vecchio faro, in un ambiente arido e punteggiato da arbusti verdi, si snoda lungo un’alta costa rocciosa e frastagliata, aprendosi in continui e spettacolari panorami a strapiombo sul mare azzurro-smeraldino, tra grotte, insenature e falesie di color rossastro o giallastro. Il paesaggio è un dipinto, la visita, molto piacevole anche per i piccini, vale da sola il viaggio. Imperdibili sono i punti panoramici (Miradouro) in direzione delle spiagge Praia do Barranco do Martinho e Praia do Canavial. Abbiamo ancora tempo per l’esplorazione delle note spiagge di Lagos, Praia do Camilo e Praia de Dona Ana, con meritato relax e giochi. Ritorniamo oramai di sera in hotel (61 km 45 min). Cena a buffet con sangria in hotel.
VI giorno: Spostamento in direzione Faro
Dopo ottima e variegata colazione in hotel, facciamo le valigie per procedere verso la zona est dell’Algarve, in direzione Faro. Lungo il tragitto, dedichiamo la mattinata, a 10 km da Albufeira, alla visita di Praia da Falèsia, una delle più particolari e spettacolari spiagge del Mondo. Qui, maestose barriere rocciose rosse, bianche o gialle, la cui conformazione e i colori sono simili a quelle di alcuni Canyon americani, proteggono un‘immensa spiaggia di morbida sabbia dorata bagnata da un mare cristallino verde-azzurro. Qui la spiaggia è talmente ampia da avere la possibilità di isolarsi anche quando c’è folla. L’unica pecca è l’acqua costantemente fredda che non consente di rimanere più di 1 minuto immerso in acqua. Mangiamo qualcosa nel vicino bar Falesia. Ripresa l’auto dopo circa 35km e 30 minuti d’auto, raggiungiamo la Pousada Palacio Estoi, situata nel piccolo paesino di Estoi, a 11 km da Faro, ove resteremo per due notti. La Pousada Palacio Estoi è un magnifico palazzo nobiliare del XVIII secolo, immerso nella natura, riccamente decorato, di colore rosa, bianco e giallo, dotato di ogni comfort, con camere ampie e pulite. L’esterno del palazzo comprende un curatissino giardino, fontane, statue, facciate artistiche tappezzate di azulejos. La colazione è ottima, lo staff non invadente, la posizione ottimale per i visitatori provvisti di auto, per la vicinanza con i borghi di Faro, Olhao e Tavira, raggiungibili in pochi minuti. Il costo è sicuramente superiore alla media, ma il Palacio va considerato come una meta da visitare. Dopo il check-in procedo all’esplorazione degli interni regali del Palazzo e del magnifico giardino, per poi raggiungere il resto della famiglia già in piscina. C’è anche la bolognese per la piccola che reclama il resto dell’esiguo pranzo al bar Falesia. Nel tardo pomeriggio, visitiamo anche il tranquillo borgo di Estoi con la chiesa Matriz de Estoi, i suoi vicoli e l’area visitabile al pubblico degli esterni del Palacio, contraddistinta da viali alberati e da maestose scalinate con facciate rivestite da magnifiche azulejos (le piastrelle di ceramica dipinte a mano tipiche della tradizione portoghese). Serata nella vicina Olhao (10 km, 1 5min), un borgo marinaro, caratterizzato da un grazioso centro storico e da un piacevole lungomare ricco di ristoranti. Cena a base di pesce al Ristorante “Casa de Pasto Algarve”.
VII giorno: A spasso per la città di Faro
Dopo colazione in hotel, raggiungiamo in circa 15 minuti (11 km) la cittadina storica di Faro. A differenza di altri più blasonati centri turistici dell’Algarve, Faro mantiene un’atmosfera di quiete e un aspetto ancora autentico. Inoltre, il notevole e ben conservato patrimonio storico-artistico e la sua posizione contigua alla riserva naturalistica di Ria Formosa, la rendono una meta imperdibile ed estremamente affascinante. Parcheggiamo nel comodissimo parcheggio pubblico di Largo de Sao Francisco. Come prima cosa raggiungiamo dopo 550 metri, a Rua de Porta Nova, il porto di imbarco di Faro per prenotare un tour pomeridiano di Ria Formosa. Dopo la prenotazione per le 15.30, procediamo per il centro storico e ci ritroviamo nel Largo da Sè, ampia piazza circondata dal seminario di Sao Josè, da profumati alberi di arancio, dal settecentesco Palazzo episcopale (Paco Episcopal), dal Municipio e soprattutto dalla Cattedrale di S. Maria o Igreja da Sè.
La cattedrale, in stile gotico, barocco e rinascimentale, merita senz’altro una visita, per apprezzarne gli altari estremamente lavorati e decorati, i rivestimenti con le azulejos, l’organo rosso del ‘700, l’ossario e soprattutto i bellissimi panorami sulla città e sulla laguna di Ria Formosa osservabili dalla cima della Torre campanaria. Dopo la visita proseguiamo lungo Rua do Municipio, oltrepassiamo l’Arco da Vila, sontuoso arco urbano dell’800 che separa la città vecchia da quella nuova, e ci immettiamo sulla piazza Dom Francisco Gomes, costeggiata da un lato da notevoli edifici storici (come la Chiesa della Misericordia e il Banco del Portogallo), dall’altro dal giardino Manuel Bivar. Entriamo quindi nell’area pedonale Rua Dom Francisco Gomes, via commerciale ricca di negozi e bar, caratterizzata da un pavimento in acciottolato con mosaico e da distinti palazzi nobiliari. Facciamo una breve sosta in bar con tavoli all’aperto. Gironzoliamo nell’area pedonale fino a raggiungere la piazza Praca Dom Marcellino Franco, oltrepassiamo l’edificio del consolato brasiliano (Palacete Belmarco), e ritorniamo nel centro storico attraverso l’Arco do Repouso ove si possono osservare le mura difensive arabe della vecchia Faro. Attraverso Rua de Repouso raggiungiamo la bella piazza Praca do Afonso III° ove si ammirano il Museo Municipale di Faro, il Convento Nossa Senhora da Assuncao, il monumento centrale Don Alfonso III° e un’area di caratteristici ristorantini locali. Procediamo lungo Rua do Castelo per fermarci al ristorante “Faz Gostos”, uno dei migliori ristoranti incontrati per il rapporto qualità/prezzo. Mangiamo ottima ed abbondante insalata di polpo, zuppa di pesce, cotoletta di pollo con patate e sangria tinta. A fine pranzo ci diamo appuntamento davanti al molo, e raggiungo in solitaria e a piedi (15 min, 1,2 km), una zona più decentrata, nella zona nord, del cento storico di Faro. Lungo Rua J. Estevao, raggiungo prima Largo de Sao Pedro con la Igreja de Sao Pedro e poi Largo do Carmo, piazza lastricata in pietra calcarea, dominata dalla stupenda Igreja do Carmo. La Chiesa do Carmo risale al 1713 e presenta una facciata in stile barocco di colore bianco e giallo con due torri laterali campanarie gemelle. Gli interni sono pregevoli, in stile barocco, con la cappella maggiore e quelle laterali riccamente decorate in oro brasiliano. Nel chiostro situato nel retro della chiesa, vi è la Capela dos Ossos, una inquietante e misteriosa cappella, risalente al 1816, completamente rivestita da ossa e teschi di oltre mille monaci, con un’emblematica epigrafe all’ingresso “Pàra aqui a considerar que a este hàs-de chegar “Fermati qui a riflettere che anche tu giungerai a questa condizione”.
Dopo la visita ritorno verso il molo, mi ricongiungo con il resto della famiglia, per iniziare l’escursione su barca di Ria Formosa con soste sull’isola Deserta (Ilha Deserta) e sull’isola del Faro (Ilha do Farol) a sua volta facente parte dell’isola di Culatra (Ilha da Culatra). Ria Formosa è una riserva naturale protetta, ricca di ecosistemi e specie animali, che si estende dal porto fino al mare, caratterizzata da un’immensa laguna paludosa, con un labirinto di canali e ruscelli che si insinuano tra isolotti di sabbia spesso coperti da vegetazione bassa. Arrivati su Ilha Deserta, raggiungiamo una caletta paradisiaca e ci tuffiamo. Abbiamo a disposizione più di due ore di relax. Le spiagge sono infinite, piene di conchiglie, la sabbia è dorata e fine, il mare è calmo con un’acqua cristallina e calda (sarà infatti l’unico posto di Algarve ove rimaniamo a rilassarci in acqua per tutto il tempo). L’Ilha do Farol è invece caratterizzata da un faro centrale, da piccole casette basse tagliate da un reticolo di stradine pedonali, da diversi ristoranti e da una lunga spiaggia incontaminata. Finita l’escursione, torniamo al molo di Faro; è oramai sera, non c’è tempo per ritornare in albergo, pertanto decidiamo di mangiare in prossimità dell’area portuale. Troviamo un buon bar-ristorante-pizzeria con musica all’aperto, il Cafè do Coreto, situato sull’ampio marciapiede della zona portuale, tra il Giardino Manuel Bivar e il mare.
VIII giorno: Tavira e lo spettacolo delle maree
Dopo genuina ed abbondante colazione in albergo, lasciamo Estoi per raggiungere Tavira (33 km, 25 min), situata a 2 5km dal confine spagnolo. Abbiamo prenotato una notte al Residencial Lagoas Tavira, un hotel spartano, molto centrale con parcheggio disponibile su strada e con un’accogliente e panoramica terrazza con vista sui tetti del centro storico. Dopo il check-in anticipato, iniziamo l’esplorazione del borgo.
Tavira, similmente a Faro, non è stata invasa dal turismo di massa, e ha conservato la struttura dell’antica cittadella fortificata, nonostante il terremoto del 1755. Il reticolo di vicoli di Tavira si sviluppa tra le tante chiese (ben 37) e i tanti edifici tipici di influenza portoghese ed araba. Dopo pochi minuti di cammino dal nostro hotel raggiungiamo il Ponte Romana, un ponte pedonale a sette arcate, di origine romana, che attraversa il fiume Gilao e che taglia in due il centro abitato. Oltre il Ponte si accede alla Piazza più importante di Tavira, Praca da Republica, ove si trova il bel Municipio insieme ad altri edifici storici e ad alcuni invitanti bar-caffè. Procediamo verso destra sotto l’arco di Rua da Galeria, e in salita fino a raggiungere la Igreja da Misericordia, del XVI° secolo, una chiesa non appariscente all’esterno, ma sicuramente meritevole di una visita per i suoi interni. Di notevole bellezza sono il portale rinascimentale, le pale di legno intagliate e dorate dell’altare e delle cappelle, le decorazioni delle colonne e i rivestimenti delle tipiche mattonelle portoghesi “azulejos”, rappresentanti scene della vita di Gesù. Attraversiamo la facciata del Museo Municipale di Tavira, prima di raggiungere il piazzale Calcada da Galeria ove si ergono le rovine del Castelo de Tavira e la Igreja de Santa Maria do Castelo. Il Castello di Tavira, di cui restano solo le mura merlate e le Torri, racchiude un incantevole giardino fiorito. Il giardino è un’oasi di pace e bellezza, molto curato, con maestosi alberi, piante esotiche, fiori e bouganville. Le rimanenti mura del Castello congiungono alte Torri, raggiungibili in alcuni punti attraverso ripide scale, ove si possono ammirare scorci panoramici della cittadella. Dedichiamo al giardino ed alla sosta nel piazzale al bar-ristorante “A Ver Tavira”, un lungo periodo di tempo, dedicato ai giochi con la piccola ed al “relax”. La Igreja de Santa Maria rappresenta la chiesa madre di Tavira, edificata nel XIII° secolo su una vecchia moschea, in stile gotico, più volte restaurata nei secoli. Gli interni e la veduta panoramica dal campanile non sono entusiasmanti. Alle spalle della chiesa di Santa Maria si estende una deliziosa area che comprende il giardino do Largo Dr. Jorge Correia, la Igreja de Santiago (XIII° secolo) e l’ex Convento di Nossa Senhora de Graca, del XVI° secolo (attualmente hotel). Ritorniamo lungo il fiume Gilao, lungo Rua J.P. Padinha, all’altezza dell grazioso giardino pubblico di Tavira, strada ricca di negozi e ristoranti. Mangiamo alI’ “Imperial”, un ristorante con buoni piatti per i piccoli, e buono piatti portoghesi a base di pesce, ma ingiustificatamente costoso.
Dopo mangiato, visitiamo il vicino Mercado de Ribeira per poi darci appuntamento in hotel. Il percorso ad anello considerato è appena di 2 km con un tempo di percorrenza e di visita molto variabile. Approfitto per raggiungere altri angoli caratteristici della città, visitando note chiese come l’Igreja de S, Francesco, chiesa del XVII° secolo ricca in dipinti e con meraviglioso giardino, l’Igreja de N. Sra das Ondas, chiesa con soffitto interamente dipinto, e soprattutto l’Ermida de S. Sebastiao, chiesetta risalente al 1562, capolavoro del rinascimento veneziano con splendidi affreschi di P. Veronese. Dall’altra parte del fiume spicca il giardino di Alagoa in Praca Dr. A. Padinha, circondato da palazzi storici, ristoranti e dalla Igreja de N. Sra. Da Ajuda ou de S. Paulo, chiesa del XVII° secolo contenente pale lignee estremamente lavorate. Ritorno in hotel e ripartiamo nel pomeriggio con l’auto per il paesino di Cacela Velha, distante una decina di minuti e 11km da Tavira. Cacela Velha è un minuscolo nucleo abitativo immerso nella natura, con poche case, una piazzetta, una chiesa (Igreja N, S.ra da Assuncao), un forte e resti di mura medievali che guardano verso il mare. Dalle sue terrazze si apre un panorama con un paesaggio straordinario caratterizzato da lingue di sabbia, canali, laghetti, paludi che modificano continuamente il loro aspetto per effetto della marea. L’incontro della laguna paludosa di Ria Formosa con l’Oceano crea questo meraviglioso spettacolo naturale. Decidiamo di scendere e raggiungere una area con spiaggia sul mare. All’andata attraversiamo agevolmente, a piedi, un canale d’acqua color smeraldo, ci mettiamo comodi e ci tuffiamo (qui la temperatura dell’acqua è buona). Dopo qualche ora ritorniamo, ma il paesaggio è completamente mutato, non riconosciamo più il percorso, il canale è diventato un lago profondo. I barcaioli sono a conoscenza del fenomeno e traghettano la gente, ad 1 euro a persona, dall’altra parte della terraferma. Nel pomeriggio-sera il mare ha quasi completamente inghiottito la terraferma. Passeggiata serale a Tavira con cena in Rue Borda d’Agua da Asseca, suggestivo angolo lungo il fiume, al ristorante-pizzeria italiano “Le Streghe One”.
Guarda anche il diario di viaggio in Portogallo – PARTE II-