Diario di viaggio alle Seychelles (fai da te) dal 15 al 23 dicembre 2015

Viaggio fai da te con percorso studiato nei minimi particolari e volo prenotato tre mesi prima di partire. Siamo una coppia: Silvio e Anna.

Volo: Emirates A(Roma-Dubai-Mahè 13h)-R(Mahè-Dubai-Roma 13h) (costo totale 2 persone circa 1300 euro, durata circa 13/14 h per volo scalo compreso) prenotato su Skyscanner.

Hotel: prenotati on line su Booking.

Traghetti: Mahè-La Digue, La Digue-Praslin e Praslin-Mahè prenotati on line su seyferry.com. E’ consigliabile preferire i posti sopra all’aperto e dietro, e bere succo di limone prima della traversata Mahè-La Digue per evitare di soffrire il frequentissimo sopraggiungere dei disturbi del mal di mare.

Auto a Praslin noleggiata in loco.

Bicicletta a La Digue noleggiata in loco.

Assicurazione sanitaria: da fare (europa-assistance, allianz-assistance, ecc…).

Visto: non necessario. Sono richiesti passaporto, biglietto di ritorno o di proseguimento viaggio, conferma di prenotazione dell’alloggio, fondi economici sufficienti.

Vaccinazioni: non obbligatorie e non necessarie.

Cambio: abbiamo cambiato parte dei soldi in rupie in areoporto (15 rupie=1 euro) ma si può pagare spesso anche in euro. Si può prelevare con facilità e sicurezza ovunque.

Operatore telefonico: scheda SIM Cable e Wireless in punto vendite dell’aeroporto da far montare dal venditore con buona ricezione.

Lingua: francese o inglese, non è stato un problema.

Clima: caldo, umido e variabile con giornate di sole alternate a giornate nuvolose con qualche pioggia.

Il Diario di viaggio alle Seychelles giorno per giorno


15 dicembre 2015: La partenza per Mahè

Volo Emirates alle ore 22.00 da Roma, scalo a Dubai, e arrivo a Mahè al Seychelles International Airport verso le 14.00.
Col taxi raggiungiamo il nostro alloggio: il Rowsvilla Guest House, distante 13 km dall’aereoporto e soli 200 metri dalla spiaggia bianca di Beau Vallon; offre camere ampie e pulite, ha un’ottimo rapporto qualità/prezzo, si trova vicino alla fermata dei bus e a negozi e supermercato. In 5 minuti raggiungiamo la bella spaggia di Beau Vallon dove abbiamo il primo contatto con l’acqua cristallina di questa parte dell’oceano indiano.
Torneremo di sera per cenare all’Eden, splendido ristorante in legno, con tavoli all’aperto, vicino alla spiaggia, con cucina internazionale e creola dove mangiamo a base di pesce e vino.

16 dicembre 2015: Spostamento all’isola La Digue 

Di primo mattino ci trasferiamo al porticciolo da cui partono i traghetti per La Digue. La traversata da Mahè a La Digue dura circa 1 ora, ma è di quelle che non si possono dimenticare, perché dopo circa 20 minuti, quasi tutti i presenti, compreso noi, comincia ad avere mal di testa e conati di vomito, con una sensazione di malessere protrattasi anche per qualche ora dopo l’attracco a La Digue. Malandati, ci dirigiamo a piedi alla Buisson Guest House, alloggio semplice, immerso nella natura, valorizzato da uno splendido giardino, che abbiamo scelto soprattutto per la vicinanza dal centro e la possibilità di noleggiare bici per esplorare l’isola.

La Digue è un’isola paradisiaca non solo per la natura lussureggiante, la pulizia e le splendide spiagge, ma anche perché le bici rappresentano l’unico mezzo di locomozione. Questo si traduce in salutare moto, serenità e felicità. Dopo aver recuperato uno stato di salute accettabile e aver bevuto una buona tisana di tè con i gentilissimi proprietari, approfittiamo della splendida giornata di sole e pedaliamo lungo la costa in direzione sud-ovest per raggiungere il Parco Union Estate (ingresso 10 euro a persona), un’ex piantagione di cocco e vaniglia da cui si accede ad una delle più belle e sognate spiagge del Mondo: l’Anse Source d’Argent.
All’interno del parco si possono ammirare in successione:
1) un lungo viale con innumerevoli palme da cocco;
2) un vecchio cimitero ove vennero sepolti i primi coloni dell’isola,
3) un’ampia area recintata, fangosa e con alte rocce di granito alle spalle, ospitante decine di magnifiche tartarughe giganti di Aldabra;
4) una piantagione di vaniglia;
5) la Plantation House, uno dei più antichi edifici dell’isola, con architettura coloniale francese realizzata in legno pregiato e ricoperta di foglie di palma;
6) il Giant Union Rock, un monolite gigante circondato da alte palme, da cui si diparte la catena di scenografiche e impressionanti rocce che fa da cornice, insieme alle palme e alla vegetazione, al sentiero di sabbia che conduce all’Anse Source d’Argent.
All’interno del Parco vi è anche un piccolo laboratorio ove viene mostrata la lavorazione della noce di cocco e un piccolo negozio dove acquistare alcuni prodotti locali (principalmente tè, vaniglia e citronella).

L’Anse Source d’Argent è una spiaggia spettacolare, famosa in tutto il Mondo per la bellezza, i colori e l’armonia dei suoi elementi: le maestose rocce granitiche grigie-marroni scalanate, il verde lussureggiante della vegetazione e delle palme, il turchese del mare, il bianco della sabbia, l’azzurro del cielo creano il paesaggio più accostabile al paradiso terrestre. Sulla spiaggia ci sono alcuni bar con frutta e succhi freschi, un ristorante, servizi igienici. Protette dalla barriera corallina, le acque sono calme, poco profonde e ricche di pesci tropicali, prestandosi particolarmente allo snorkeling. Di contro bisogna fare attenzione al potenziale sovraffollamento e alle maree che possono talora scoprire, talora sommergere la spiaggia. Secondo la nostra esperienza, nelle due volte che siamo andati al Parco abbiamo sempre trovato un esiguo numero di turisti. Andiamo via prima del tramonto, ritorniamo al nostro alloggio, e dopo una doccia rigenerante usciamo di nuovo con le bici per cenare. A La Passe, di sera c’è un po’ di movimento con discreti ristoranti dove mangiare cibi sia creoli che internazionali, con prevalenza di piatti di pesce. Ci fermiamo al Clair de Lune.

17 dicembre 2015: In giro con le biciclette a visitare le spiaggie

Giornata nuvolosa con frequenti scrosci di pioggia. Dopo colazione a base di frutta esotica (papaja, mango, ananas), succhi, marmellate, toast e uova, decidiamo di scoprire l’isola con la bici, pedalando in senso orario prima verso nord poi verso est raggiungendo diverse spiagge: Anse Severe (bella), Anse Patates (piccola ma bella), Anse Gaulettes, Anse Grosse Roche (bella), Anse Banane, Anse Fourmis.
La strada si srotola a ridosso della spiaggia e termina improvvisamente all’Anse Fourmis dove rocce e vegetazione prendono il sopravvento sul cemento. I paesaggi sono meravigliosi, nonostante il tempo non clemente, con panorami mozzafiato.

Lungo la strada facciamo delle pause al Takamaka cafè (Anse Severe), al Patatran Village (Anse Patates), al Chez Juices (Anse Banane). Mangiamo di pomeriggio inoltrato ai tavoli del Takeaway Mi Mum’s , una tavola calda con un’ottima cucina creola e variegata, a prezzi accessibili. Dopo aver visitato, lungo la strada, il cimitero di La Digue, situato in un bel contesto naturale, torniamo all’alloggio dove ci riassestiamo per uscire di sera. Riprendiamo la bici e raggiungiamo per la cena Le Domaine de L’Orangeraie Resort e Spa, un resort da sogno curato nei minimi dettagli, in stile Zen, con terrazze e strutture di legno che affacciano romanticamente sul mare, illuminate da luci soffuse, con due ristoranti dotati di una cucina deliziosa, prevalentemente creola, e a buffet, e con una una stupenda piscina. Mangiamo discretamente in un contesto da sogno.

18 dicembre 2015: Alla scoperta della Veuve Nature Reserve

Giornata di sole. Dopo colazione visitiamo la zona centrale e sud-est dell’isola. Lungo la piccola strada che taglia l’isola da nord-ovest a sud–est, visitiamo la Veuve Nature Reserve, una piccola riserva naturale da vedere anche in bici dove poter osservare oltre a una flora varia e rigogliosa, anche alcune specie di uccelli (tra cui il tipico pigliamosche del paradiso delle Seychelles), pipistrelli, ragni, lucertole, ecc…
La strada pavimentata verso sud-est si inoltra in una natura bellissima, delimitata da maestosi alberi secolari, alberi selvatici di spezie, palme, piante e fiori tropicali, piccoli stagni d’acqua, rocce granitiche e sovente da piccole abitazioni e da negozi di frutta e succhi che utilizziamo per ristorarci. Spesso però le salite sono ripide e ci costringono più di una volta a camminare spingendo la bici.

Dopo qualche km, vediamo la spiaggia della costa e raggiungiamo Grande Anse. Grande Anse è una magnifica spiaggia bianca, poco protetta dalla vegetazione, con massi granitici ai lati, con un mare azzurro-blu, tuttavia agitato e difficilmente balneabile. E’ immersa nella natura, selvaggia e poco affollata. Oltre Grande Anse c’è un promontorio percorribile attraverso scale di pietra che consente di raggiungere la Petite Anse che ha caratteristiche del tutto simili alla Grande Anse solo che è più piccola, ancor più selvaggia e con un mare più calmo. Attraverso un piccolo sentiero sull’erba e tra gli alberi è possibile raggiungere un’altra bella spiaggia più a nord: Anse Cocos.
Nel pomeriggio ci fermiamo al nostro Takeaway Mi Mum’s per mangiare. Torniamo al nostro alloggio, ci riassestiamo, riprendiamo le bici di sera per raggiungere il Fish Trap Restaurant e Bar (7.30-23), un magnifico ristorante situato direttamente sulla spiaggia di La Passe, con musica dal vivo, con ottimi piatti di pesce e cocktail ben presentati, a prezzi europei in linea con quelli della zona.

19 dicembre 2015: Escursione in barca delle isole vicine 

Giornata nuvolosa. Dopo colazione, ci dirigiamo al porto dove prenotiamo escursione di mezza giornata con barca per alcune isole vicine. Il giro prevede snorkeling in tre punti diversi: Grande Soeur (45 minuti) con la possibilità di arrivare alla spiaggia, Ile Cocos (1 ora) e Felicitè (45 min). Nonostante la bellezza dei luoghi visitati, il mare mosso, lo snorkeling limitato dall’assenza di barriera corallina (nonostante la presenza di qualche tartaruga) e la scarsa competenza delle guide (Belle Petra) non consente di rimanere entusiasmati rispetto alle attese.

Nel pomeriggio visitiamo per la seconda volta Anse Source D’Argent, chè è possibile raggiungere anche seguendo la spiaggia, senza visitare il Parco Union Estate a pagamento, superando il breve e basso tratto di acqua di mare (marea permettendo) che delimita il piccolo eliporto situato prima dell’entrata del Parco sulla destra. Passiamo qualche ora alla spiaggia, al ritorno mangiamo al Gala Takeaway a La Passe. Avremmo voluto visitare un’altra spiaggia Anse Marron, ma essendo raggiungibile solo con una guida, non abbiamo avuto tempo, forse voglia, di trovarne una. Ci rilassiamo col sole e il mare calmo su alcune spiaggie del nord e dell’est che avevamo visto con le nuvole e la pioggia. Torniamo in hotel e ci riassestiamo per l’ultima sera a La Passe trascorsa in una festa in piazza per i locali con musica e balli, birra e cibo da strada, infiltrandoci tra i locali.

20 dicembre 2015: Traghetto e trasferimento a Praslin

Giornata di sole. Traghetto per Praslin e soggiorno di due notti al Le Port Guest House. Le Port Guest House, situata ad appena 200 metri dal molo di Baie Saint Anne, offre, a prezzi accessibili, belle camere a ristorazione indipendente con balcone affacciato sul mare, ed è una buona scelta se si ha intenzione, come noi, di noleggiare un auto. Al porto di Praslin noleggiamo un’auto con “alto grado di difficoltà” per la guida a sinistra vigente alle Seychelles e per il cambio automatico. Ma ci si abitua velocemente considerando anche che il traffico è inesistente. Dopo aver sistemato le valigie in camera, visitiamo le spiaggie del sud-est, più vicine a Baia St. Anne, come Anse Lamour, Anse Madge, Anse Takamaka e Anse La Blague.

Successivamente procediamo in direzione nord per visitare la spiaggia più famosa dell’isola: Anse Lazio. Le strade di Praslin sono un po’ strette ma curate, con alcuni tratti panoramici molto belli. Anse Lazio è una spiaggia molto ampia di sabbia bianca con un mare blu fantastico, (balneabile, tuttavia, parzialmente per la presenza di una rete protettiva nei confronti di attacchi di squali avvenuti in passato), con splendidi massi granitici ai lati (specie sulla sinistra) e scarsa vegetazione. Passiamo alcune ore a passeggiare, nuotare, fare foto e rilassarci. Mangiamo qualcosa al vicino e discreto ristorante Le Chavalier Bar Restaurant. Di pomeriggio raggiungiamo Anse Volbert (o Cotè D’Or), una meravigliosa e lunga spiaggia bianca con mare piatto turchese, protetta dalle palme e dalla vegetazione, e nei cui paraggi ci sono ristoranti, negozi, takeaway e chioschi di frutta e spezie. Passiamo la sera, esausti, sul balcone vista mare della camera con cibo del vicino Coco Rouge Take Away and Cafè.

21 dicembre 2015: In giro con l’auto a Praslin 

Giornata variabile. Dedichiamo la soleggiata mattinata alla visita di Anse Georgette, una splendida baia situata a nord dell’isola, all’interno del lussuoso Costance Lemuria Resort, al cui ingresso ci sono guardiani, che molto difficilmente, se ci si rivolge gentilmente, negheranno il permesso di entrare. Una volta parcheggiato l’auto ed entrati nel parco inizia un lungo e piacevole percorso attraverso estesi e curati campi da golf, abbelliti da laghetti, palme, da alcuni giganteschi alberi di Coco de Mer e da maestose colline di massi granitici. Dopo circa 30 minuti si giunge ad una baia caratterizzata da una spiaggia di sabbia bianca e fine, contornata da una vegetazione lussureggiante, da rocce granitiche e da un mare azzurro difficile da descrivere. Il mare, nonostante la meraviglia dei colori, è tuttavia molto spesso agitato e presenta correnti cui fare attenzione.
E’ possibile rilassarsi sulla spiaggia all’ombra della vegetazione retrostante e dissetarsi con acqua, bibite o noci di cocco dei venditori ambulanti.

Dopo alcune ore ci rimettiamo in auto per raggiungere Anse Kerlan, altra spiaggia bellissima, solitaria e con un mare cristallino. Mangiamo ad Anse Kerlan, direttamente sulla spiaggia al buon Takamaka Beach Bar. Nel programma del pomeriggio c’è la visita della Vallèe de Mai (8.00-17.30 – 20 euro a persona), una rigogliosa foresta primordiale delle Seychelles con circa 1400 esemplari di Coco de Mer, palme gigantesche che possono raggiungere i 40 metri di altezza e gli 800 anni di vita, che si possono ammirare lungo il Glacis Noire Trail, un sentiero che si inoltra nei meandri della foresta. Il Cocco di mare è la palma con la più grande noce del mondo (circa 25 kg.), particolarmente ammirata per la caratteristica morfologia erotica del frutto che ricorda il bacino di una donna e dell’infiorescenza maschile simile ad un fallo che si trovano su piante diverse rispettivamente femminile e maschile. Tuttavia un improvviso cambiamento climatico con pioggia forte ed insistente ci impedisce di arrivare in tempo per la visita di questo eden. Ripieghiamo con un po’ di shopping coperto in qualche interessante negozio di artigianato locale e di alimentari, ove spiccano tessuti batik, oggetti in legno, pietra, corallo, conchiglie, gioielli, oli essenziali, profumi, saponi, cannella, tè, baccelli di vaniglia ed altre spezie.
Ci rilassiamo sul balcone vista mare della camera con cibo del vicino Coco Rouge Take Away and Cafè.

 

22 dicembre 2015:  Rientro verso Mahè e poi verso l’Italia


Dopo colazione, raggiungiamo il parcheggio antistante al molo per consegnare l’auto e le chiavi, prendiamo le valigie, raggiungiamo il vicino punto di attracco del traghetto, carichiamo e partiamo in direzione Mahè. In circa 20 minuti raggiungiamo il porto di Victoria sull’’isola di Mahè. Col taxi raggiungiamo il nostro chalet Au Fond De Mer View, distante 30 minuti dalla capitale Victoria, 20 minuti dall’aeroporto internazionale e pochi minuti (150metri) dalla spiaggia Anse Royale. Lo chalet, situato su una altura, è semplicemente meraviglioso per l’indescrivibile bellezza del panorama che si apre su un mare infinito dai colori che variano dal turchese, al verde, all’azzurro al blu. Già dal salone oltre che dall’enorme balcone si staglia sul fondo questo paesaggio indimenticabile. Una volta sistemati i bagagli, scendiamo e ci rilassiamo sulla spiaggia di Anse Royale dove mangiamo qualcosa nei vari chioschi lungo la strada.

Di pomeriggio prendiamo l’autobus, pieno di locali, che ci consente di fare una panoramica dell’isola e di raggiungere Victoria, la capitale più piccola del Mondo, con soli 24.000 abitanti. Le principali attrazioni di Victoria, oltre all’atmosfera rilassata, sono: la Cattedrale dell’Immacolata Concezione, l’adiacente Domus o Casa del Sacerdote, Il mercato coperto Sir Selwyn, Selwyn – Clarke Market, il Monumento alla Libertà e il Victoria Clock Tower (riproduzione in miniatura del Big Beng, portato dai colonizzatori britannici nel 1903). Dopo la visita torniamo con taxi allo chalet. Cena al buon ristorante Grand Maison.
La mattina del 23 dicembre prendiamo il taxi per l’aeroporto di prima mattina e volo alle 8.15 con arrivo alle ore 20.00 circa a Roma.